Home

IISS Paciolo - Accesso InstagramIISS Paciolo - Accesso Facebook

Open Day 2025 26 251013 140046 page 0001

 

banner orientamento in entrata

Paciolo D’annunzio - le classi del biennio del Linguistico e del tecnico incontrano Gianni Solla, autore del romanzo “Il ladro di quaderni”

 “Scrivere è il più bell’atto di ribellione. La scrittura  non è altro che il tremore, il magma del vostro io interiore”

L’Incontro con l’autore è un progetto portato avanti, da 8 anni,dalla professoressa Antifora, e che quest’anno ha visto coinvolte le classi 1B E 2A linguistico, insieme alle  professoresse Varani e Ghisleni con le classi 1E, 1A, 2C,2D AFM. Ad animare la tradizionale iniziativa fissata verso la fine dell’anno scolastico, che ha visto passare  nella sede del Paciolo, autori come  Mario Tozzi, Giacomo Mazzariol, Sabrina Efionayi, Antonio Galdo, Matteo Colombo (traduttore) per citarne alcuni, è da sempre la convinzione che la lettura, l’incontro diretto con l’autore e il confronto attivo siano strumenti fondamentali per smuovere coscienze e risvegliare domande,

Gianni Solla, nato a Napoli, ha saputo subito creare un clima informale e coinvolgente, rompendo il ghiaccio con un riferimento scherzoso alla recente vittoria della squadra partenopea: “Napoli è in festa per la vittoria dello scudetto! Vengo da una città in cui la vivacità e la creatività si sono scatenate insieme, potete immaginare il mio stato d’animo.”

 E immediatamente scattano gli applausi del 115 studenti radunati nella palestra di via Manzoni.

Nel romanzo, ispirato a un fatto realmente accaduto a Tora e Piccilli, si racconta l’arrivo nel 1942 di 36 ebrei deportati per i lavori coatti, in un paese dove gli uomini erano al fronte. È in questo contesto che si muove Davide, un ragazzo solitario che accudisce i porci del padre e osserva il mondo con occhi profondi e inquieti.

INCONTRO CON LAUTORE PALESTRA PACIOLO  WhatsApp Image 2025 05 26 at 15.28.37  WhatsApp Image 2025 05 26 at 15.28.38

Al centro del dibattito con gli studenti, molti dei quali avevano letto il libro con attenzione, sono emersi spunti originali e domande sentite.

Come afferma Tanvi, una studentessa tra i tanti intervenuti nella conversazione con l’autore, “il libro  è un romanzo che va oltre la semplice narrazione: parla di crescita, di come la conoscenza e la scrittura possano diventare strumenti di consapevolezza e trasformazione personale. E’ veramente impressionante questo fatto. Davide passa dall’essere un semplice guardiano di maiali a ritrovare sé stesso, prima rubando i quaderni, poi imparando a scrivere, di nascosto, poi nel teatro e nella recitazione”.

E l’autore risponde che il rubare i quaderni nel libro è fondamentale! Come nell’Eden, quando con l’atto di disobbedienza a Dio, la stirpe umana inizia. 

Quando Davide ruba il quaderno, sa che rubare è un atto sempre disdicevole, sempre proibito in qualunque cultura, e lui rubando, disobbedendo, con quel piccolo atto di disobbedienza, si autodetermina. Si autodetermina imparando, di nascosto da suo padre (che lo vorrebbe solo un guardiano di maiali), a leggere. Scopre che attraverso la lettura può dare significato alle cose del mondo, ma anche al suo mondo,  quello che ha dentro.

Alla domanda su che cosa rappresenta la scrittura e che consigli darebbe ad un giovane scrittore, Solla risponde incoraggiando i ragazzi a compiere questo atto:

“La scrittura registra il vostro tremore interiore, la penna non è altro che l’ago di un sismografo, la grafia non è altro che la magnitudo del vostro io interiore, che poi abbiamo codificato, e sono diventati segni… nella scrittura raccogliete il magma, la lava che avete dentro. Serve esattamente a questo la scrittura! Scrivere è il più bell’atto di ribellione”

L’incontro si è chiuso tra applausi e firmacopie, con la consapevolezza che un libro può ancora oggi essere uno strumento potente per educare, interrogare, unire, fatto per passare passare da una mano all’altra tra componenti di una famiglia, un gruppo di amici, i  membri di una comunità cittadina e via via  in una infinita catena di mani.

Il ladro di quaderni, infatti, è stato tradotto in 12 lingue e in Spagna si sta lavorando per farne un adattamento teatrale.